Caldaia a condensazione

La caldaia a condensazione è in grado di ottenere rendimenti molto elevati grazie al recupero del calore latente di condensazione del vapore acqueo contenuto nei fumi di scarico. 

Ne consegue che, per ottenere la stessa temperatura di esercizio, la caldaia utilizza molto meno combustibile. In tal modo, riduce i costi di consumo e quindi diminuisce le emissioni inquinanti.

In particolare, la caldaia a condensazione, per funzionare correttamente e a norma di legge, ha bisogno:

  1. di una canna fumaria in speciale materiale plastico (polipropilene) oppure in acciaio inox, entrambi in grado di resistere a un ambiente umido.
  2. Inoltre l’acqua di condensa che si forma durante la condensazione deve essere raccolta attraverso uno scarico specifico, costruito a norma di legge, grazie a un pozzetto di raccolta.

I principali vantaggi 

 Si raggiungono risparmi nell’ordine del 15-20% sulla fornitura di acqua calda a 80° C, e del 20-30~ a 60° C.

 

Le prestazioni migliori sono quelle a carico parziale, ovvero il riscaldamento di un edificio, dove con radiatori tradizionali consentono risparmi del 25~30%.

Esprimono il massimo delle prestazioni (risparmi del 40% e oltre) quando vengono utilizzate con impianti che funzionano a bassa temperatura (30~50 °C), come ad esempio con impianti radianti (pannelli a soffitto, serpentino a pavimento o serpentino a parete).

Quando si sostituisce una caldaia tradizionale con una a condensazione è possibile sceglierne una di potenza nominale minore; se poi si completa il sistema con l’integrazione di pannelli solari è possibile notare che dalla combinazione di questi due sistemi si ottengono ulteriori cospicui risparmi.

Pannelli solari

Il comfort a zero emissioni

 

In primo luogo, l’installazione di un impianto solare termico è una scelta che dimostra attenzione per l’ambiente, consentendo di ridurre le emissioni di CO2 in modo sostenibile. 

Inoltre, l’energia solare è disponibile praticamente in misura illimitata, è a zero emissioni e gratuita.

I moderni sistemi di riscaldamento possono essere combinati con i pannelli solari, rendendo i sistemi di riscaldamento solari pronti al riscaldare l’acqua calda o a fornire calore aggiuntivo nel circuito di riscaldamento.

Come funziona

In un impianto solare termico il fluido termovettore che scorre all’interno dei collettori solari trasferisce il calore immagazzinato ad un serbatoio di accumulo, dal quale viene prelevata l’acqua calda necessaria.
Lo scorrimento del fluido avviene grazie ad una elettropompa che viene attivata dalla centralina solo se la temperatura dell’acqua nei collettori è maggiore di quella all’interno dell’accumulo.
I serbatoi di accumulo hanno in genere una doppia serpentina: quella posizionata in basso è collegata al circuito solare (all’interno del quale circola una miscela di acqua con antigelo), mentre quella posizionata in alto è collegata alla caldaia.

I benefici

Quantità infinita di energia, gratis

Nessuna emissione di CO2 durante il funzionamento

Risparmio nei costi: fino al 60% in meno di energia per riscaldare l’acqua, fino al 35% di energia in meno per il riscaldamento degli ambienti

Consumo ridotto di combustibili fossili

I sistemi solari termici possono essere integrati alle unità preesistenti

I moderni sistemi lavorano in modo efficace anche d’inverno

 

Riscaldamento a pavimento

Invisibile e ideale per il benessere

La diffusione del caldo e del freddo con il sistema radiante avviene tramite l’irraggiamento permettendo di ottenere massimo comfort ed una riduzione drastica dei consumi energetici.

I sistemi radianti, inoltre, permettono di raggiungere altissimi livelli di benessere perché agiscono sulla temperatura operante, cioè su quella percepita.

Influiscono molto efficacemente, oltre che sulla temperatura dell’aria, anche su quella delle pareti assicurando così il miglior comfort. Ciò anche dopo ore dallo spegnimento.

Ad esempio, è ottimale per chi soffre di allergie; riducendo al minimo i moti convettivi dell’aria che muovono polveri e batteri, si elimina in maniera drastica il fenomeno di carbonizzazione del pulviscolo atmosferico. In tal modo, non viene mossa l’aria e, quindi, non si alza la polvere; inoltre, si evita così la formazione dei famosi “baffi” dietro ai radiatori o ai ventilconvettori, che obbligano a ridipingere le pareti con più frequenza e rendono gli ambienti meno sani. 

Gli impianti a superficie radiante, inoltre, funzionando con una bassa temperatura di mandata, sono le soluzioni ideali per chi sceglie i sistemi che sfruttano le energie rinnovabili ed alternative come il solare, le pompe di calore e le caldaie a condensazione.

Ultimo ma non meno importante, il sistema radiante ha la caratteristica di poter essere installato sotto qualsiasi tipo di copertura: marmo, legno, ceramica, cotto, cartongesso, ecc… In quanto privo di elementi visibili ha il vantaggio di offrire una maggiore libertà nell’arredamento in maniera da sfruttare al meglio tutte le superfici disponibili.

Con il Superbonus 110% è possibile intervenire su questi impianti per migliorare l’efficienza e il comfort della tua casa.

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