Nell’articolo precedente, che puoi leggere QUI, abbiamo preso in esame in modo dettagliato ciò che dobbiamo considerare sull’impianto di riscaldamento e sui pavimenti quando ci accingiamo a ristrutturare la nostra casa. 

Procediamo con i consigli pratici e utili sulle altre parti della casa.

La cucina 

Anche per la stanza da molti più amata non bisogna dare nulla per scontato. Le brutte sorprese arrivano quando si va dal rivenditore certi di uscirne con la cucina dei sogni e scoprire che avremmo potuto averla, ma solo se avessimo tenuto conto preventivamente di alcune considerazioni.

In cucina abbiamo un’importante concentrazione di impianti e non è sufficiente aver predisposto una conduttura idrica con scarico e un paio di prese elettriche per assemblare le parti a nostro piacimento.

La cosa giusta da fare è quindi recarsi con la pianta dei locali presso il rivenditore prima che idraulico ed elettricista entrino in cucina e tornare a casa con uno schema degli impianti da predisporre. Questo è ancora più vero se si vuole realizzare una cucina a isola o penisola. In tal caso, infatti, gas, luce e acqua dovranno passare sotto il pavimento ed emergere nel punto esatto in cui servono.

L’illuminazione 

Illuminare bene casa significa non solo renderla più bella, ma anche aumentare la sensazione di benessere che si prova a viverci. 

Ad esempio, se desiderate illuminare la zona divani e Tv con faretti incassati nel controsoffitto non basterà lasciare un punto luce da qualche parte a tetto. Bisognerà invece impostare la struttura del controsoffitto stesso perché i traversi non impediscano il posizionamento dei faretti secondo lo schema e le distanze desiderate.

Se, invece, si vogliono realizzare dei tagli di luce con strisce a Led colorate, oltre a fare i conti con la struttura del controsoffitto, dovremo disporre di un punto di accesso per inserire, ed eventualmente sostituire, il trasformatore o eventuali altri apparati. 

Anche qui, dunque, bisogna giocare d’anticipo e fare delle lunghe conversazioni in cantiere con l’elettricista prima che vengano realizzate le finiture a pareti e soffitto o che si realizzino i controsoffitti.

I sanitari 

Quando una ditta affronta una ristrutturazione realizza gli impianti tecnici secondo standard di mercato che oggi risultano superati. Nei bagni, ad esempio, si predispone lo scarico del wc a pavimento e a una certa distanza dalla parete per accogliere il vaso con cassetta a zaino. Se non si interviene per tempo, quindi, niente cassetta nascosta a parete e niente sanitari sospesi i cui scarichi sono a parete, dove alloggiano pure le staffe di sostegno. Questa distrazione può gravare non solo in termini di gusto, ma anche di praticità perché i sanitari sospesi o comunque raso-muro consentono di recuperare fino a 15 cm di spazio che, in un piccolo bagno, fanno la differenza.

Le finiture e i rivestimenti alle pareti 

Tra i lavori che interessano la ristrutturazione la finitura delle pareti è quello che solitamente viene più tralasciato, convinti che si possa decidere all’ultimo minuto e avere ciò che più piace. Ovviamente non è sempre così, poiché per applicare determinate finiture bisogna predisporre in modo specifico il sottofondo.

Bisogna anche sapere che se si vuole rivestire una parete in pietra o con altri materiali è inutile rifinirla per predisporla alla coloritura. Quindi, decidendolo per tempo, si evita di affrontare addirittura una spesa superflua

Gli arredi

Infine tener conto anche del futuro arredo consente di realizzare nicchie o pareti adeguatamente proporzionate per accoglierli e metterne in giusto risalto l’importanza, pensando magari a predisporre un punto luce che possa illuminarli bene e valorizzarli.

Sit consiglia..usufruisci del bonus mobili

Si può usufruire di una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. L’agevolazione spetta anche per gli acquisti effettuati nel 2021, ma potrà essere richiesta solo da chi ha realizzato un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1° gennaio 2020.

La detrazione va ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 16.000 euro. 

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