Negli articoli precedenti abbiamo parlato di Ventilazione Meccanica Controllata: cos’è e come funziona e i suoi vantaggi.
Ma conviene davvero installare un impianto di VMC? Possiamo usufruire dei bonus fiscali?
Vediamo il rapporto tra VMC e Superbonus 110%.

I sistemi di ventilazione meccanica controllata possono ottenere il Superbonus 110% se la loro installazione avviene congiuntamente ad un intervento di coibentazione dell’edificio o di sostituzione degli impianti. Per ottenere la detrazione è necessario il rispetto di una serie di condizioni. Lo ha spiegato l’Enea, rispondendo ad una domanda pubblicata tra le Faq dedicate alla detrazione fiscale.

Con la nuova risposta, l’Enea ha spiegato che, in base al paragrafo 2.3, punto 2, dell’Allegato 1 al Decreto “Requisiti Minimi” (DM 26 giugno 2015), nel caso di nuova costruzione, o di edifici sottoposti a ristrutturazioni importanti o a riqualificazioni energetica, ed in particolare qualora si realizzino interventi che riguardino le strutture opache delimitanti il volume climatizzato verso l’esterno, è necessario procedere alla verifica dell’assenza di rischio di formazione di muffe e di condensazioni interstiziali, in conformità alla UNI EN ISO 13788.

L’Enea ritiene che, se considerando il numero di ricambi d’aria naturale previsto dalla norma UNI-TS 11300-1 e provvedendo per quanto possibile alla correzione dei ponti termici, possa permanere il pericolo di formazione di muffe o condense in corrispondenza di essi, i sistemi di VMC rappresentino una valida soluzione tecnica.
In questi casi, l’installazione dei sistemi di VMC è incentivata con il Superbonus 110% se realizzata congiuntamente agli interventi di coibentazione delle superfici opache.

Il tecnico, spiega l’Enea, deve allegare all’asseverazione una relazione dalla quale emerga che l’installazione del sistema di VMC sia l’unica soluzione per garantire l’assenza di muffe e condense.

La relazione deve dimostrare anche che il sistema di VMC installato consegua un risparmio energetico rispetto alla situazione che prevede la massima correzione dei ponti termici, un numero di ricambi d’aria naturale pari a quello previsto dalla norma UNI-TS 11300-1, calcolato nell’ipotesi che venga alimentato solo con energia elettrica prelevata della rete.
Per questi motivi, a detta dell’Enea, risultano ammissibili esclusivamente i sistemi di VMC dotati di recupero di calore.

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